Free Spirit
L'accezione delle parole ha la sua importanza, da sempre. Prendiamone due, allora: Free Spirit.
L'idea della libertà di spirito attraversa con facilità l'immaginario collettivo ma è sufficiente soffermarsi su quel "free" per ricavarne, forse, una diversa interpretazione, più poetica, partendo dal concetto di gratuito [non a caso, l'altro significato attribuibile a "free"].
Un mito come Luther Vandross cantava "The best things in life are Free": ciò che di meglio offre la vita è quasi sempre gratis. Il primo grande bonus che l'esistenza offre è certamente l'amore e a seguire un corollario di emozioni alle quali non è possibile appiccicare un cartellino col prezzo.
E se le emozioni conducono all'innamorarsi delle persone, delle cose, delle passioni, credo ci sia un unico vero collante in grado di fermare definitivamente i contorni di ciò che si vive: la musica, anche lei nata "libera" ["free"] come tutto ciò che può spostarsi attraverso l'aria.
Chi, come me, ha fatto della musica un lavoro e della Club Culture un habitat, avrà modo di ricomporre i pezzi del proprio puzzle emozionale nella notte del 12 Luglio attraverso Bacardi B-Live, al Teatro Smeraldo di Milano. On stage, I Soul II Soul di Mr. Jazzie B che in questi anni stanno restituendo ai Club ciò che gli stessi hanno regalato loro negli anni '90, sino agli "artigiani del dancefloor", ovvero Masters at Work, al secolo Kenny Dope & Little Louie Vega, gente che ha scritto l'incipit della pagana bibbia del movimento dance e che ancora non ha smesso di aggiungervi capitoli.
Il beat in 4/4 pulsa ed indica il percorso, scandendo la direzione ad intervalli regolari, come la linea di mezzeria che suggerisce la strada da percorrere, quella che conduce, il 12 Luglio, ad una nuova e doverosa celebrazione della Club Culture.
Good "Free Spirit" Life,
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